Chi ha vissuto una esperienza relativamente lunga nelle istituzioni è testimone dei traguardi raggiunti dall’idea stessa della democrazia, traguardi costituzionali in continua evoluzione alla ricerca di una equilibrata divisione dei poteri, legislativo, esecutivo, giudiziario, ma anche all’interno di ciascuno di essi.
La stessa espansione dei diritti si è tradotta per certi versi in due radicali atteggiamenti, quello che per alcuni corrisponde a non avere più vincoli,quello che costringe altri a subire prepotenze.
Non vorremmo trovarci anche nella nostra piccola realtà istituzionale di fronte a situazioni paragonabili.
In questo Comune giace una interrogazione con accesso agli atti del 21.11.2024, a firma del consigliere Aldo Lobina, ancora priva di risposta scritta. L’art.24, l’8° comma, del regolamento in vigore recita: /“Il sindaco o gli assessori da esso delegati rispondono entro 30 giorni alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Le modalità di presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinati dal regolamento del Consiglio Comunale”.
Fatto preoccupante, che ho ritenuto di segnalare nella riunione della Commissione di Controllo e Garanzia del 27 Gennaio c.a., dopo averericordato e chiesto invano (sono trascorsi due mesi) ai destinatari di adempiere, anche per scongiurare il ricorso ad autorità diverse.
Ai Consiglieri spetta il controllo delle procedure previste nelle norme statutarie e regolamentari sugli organismi istituzionali del Comune. Insieme alla verifica periodica sulla attuazione delle linee programmatiche, con la verifica attenta della adeguatezza degli stessi indirizzi agli obiettivi perseguiti, anche in relazione al mutare delle condizioni in cui il nostro ente è chiamato ad operare.
È abbastanza evidente che il nostro Consiglio Comunale non si possa rapportare con una giunta libera da vincoli normativi e di cortesia.
Aldo Lobina