Relazione sulla nomina del presidente della Commissione di Controllo e Garanzia

Relazione sulla nomina del presidente della Commissione di Controllo e Garanzia

Alla  Signora  Sindaca

Dott.ssa Maria Barbara Pusceddu

p.c. al Presidente del Consiglio Comunale

COMUNE DI SINNAI

Oggetto: relazione sulla nomina del presidente della Commissione di Controllo e Garanzia

Signor Sindaco,

per relazionare in merito alla vicenda in oggetto debbo fare innanzitutto riferimento all’atto amministrativo che ha accompagnato la nomina del presidente della  Prima Commissione Permanente di Controllo e di Garanzia del Comune di Sinnai.

Parto dal verbale della riunione del 24 Settembre 2024, convocata dallo stesso presidente del Consiglio comunale e  redatto di suo pugno, avente per oggetto  la nomina del  presidente e del vicepresidente della Commissione di Controllo e di Garanzia del Comune di Sinnai.

Tale documento, dopo avere dato atto della presenza dei commissari: Roberto Loi , Sara Uda, Paolo Usai e Aldo Lobina, fa riferimento alla presenza del consigliere Ruben Tremulo, destinatario di delega da parte del consigliere Marco Floris, assente per motivi di lavoro all’estero.  La delega, ai sensi dell’art.13 comma 4 del Regolamento,   viene  consegnata al presidente del Consiglio Comunale.

Dietro richiesta del consigliere Roberto Loi  (nel verbale non se ne fa cenno)   alle ore 17.03, senza alcuna discussione preliminare,  si procede alla votazione con scrutinio segreto. Nessuna discussione precede la votazione.

Il risultato della votazione è il seguente: Lobina  2 voti; Usai 2 voti; Loi 1 voto.

Il consigliere di minoranza Lobina viene eletto presidente. Il Consigliere Usai viene eletto vicepresidente.

Per la cronaca nessun commissario eccepisce nulla sui risultati della votazione.  Il verbale viene chiuso e sottoscritto dal presidente del Consiglio Comunale e dai consiglieri nominati.  

   Successivamente viene inviato un ricorso al Prefetto  per l’annullamento della nomina del presidente della Commissione  da parte dei consiglieri Roberto Loi e  Walter Zucca, a nome dei rispettivi gruppi consiliari.  Il Prefetto chiama in causa l’Assessorato degli Enti locali, che chiede elementi informativi al Comune di Sinnai. Fin qui i fatti.

OSSERVAZIONI

Mi sia permessa qualche osservazione: la materia riferita alle commissioni consiliari è interamente demandata allo Statuto  e al Regolamento dell’ente Comune.  Compete al Consiglio Comunale nell’ambito della sua autonomia fornire l’interpretazione delle disposizioni normative, di cui lo Statuto si è dotato.

Sottolineo come   l’elezione del presidente e del vicepresidente sia avvenuta a scrutinio segreto e anche come la segretezza del voto non permetta evidentemente di individuare chi ha votato chi. Cosa che impedisce arbitrarie attribuzioni ai commissari.

 All’indomani della mia elezione a presidente della prima commissione espressi per iscritto perplessità interpretative sull’art.16 del nostro regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale (vedi  messaggio inviato con posta certificata il 24.09.2024 all’indirizzo del Sindaco, di tutti i Consiglieri, alla Segretaria Generale e  p.c. al Prefetto ). Chiesi che se ne occupasse la Commissione dei Regolamenti per riformularlo correttamente. 

Feci altresì notare il parere espresso nel 2015 (https://dait.interno.gov.it/pareri/14440) dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, che di seguito riporto  proprio sulla elezione del presidente della commissione di garanzia e controllo.

 

“05.02.03 Commissioni e gruppi consiliari

Sintesi/Massima 

Ai sensi dell’art. 44, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00, il presidente della commissione consiliare di garanzia e controllo deve essere individuato in un componente di opposizione. Circa la possibilità di introdurre una norma regolamentare limitativa del diritto di elettorato attivo dei consiglieri di maggioranza, si osserva che tale previsione potrebbe esporre la relativa disposizione al rischio di annullamento a seguito di eventuale impugnativa. Ciò alla luce del principio di subordinazione gerarchica che regola il rapporto tra una fonte di secondo grado quale il regolamento sul funzionamento del consiglio e la legge statale che costituisce il fondamento giuridico del diritto al voto dei consiglieri in ordine alla elezione del presidente della commissione di cui siano componenti, ancorchè tale figura debba essere rivestita da un esponente della parte politica avversa.

Testo 

Si fa riferimento alla nota sopradistinta con la quale è stato richiesto un parere in ordine alla procedura di elezione del presidente della commissione consiliare di garanzia e controllo che, ai sensi dell'art. 44, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00, deve essere individuato in un componente di opposizione.
In particolare, è stato chiesto se la votazione del suddetto presidente debba avvenire con la partecipazione di tutti i membri della commissione medesima, oppure se l'elezione possa essere effettuata escludendo dal voto il gruppo riconducibile alla maggioranza consiliare.
Come noto, l'istituto delle commissioni di indagine è previsto dal citato art. 44 recante 'garanzia delle minoranze e controllo consiliare', che al comma 1 prevede l'istituzione facoltativa delle commissioni consiliari aventi funzioni di controllo e garanzia, attribuendo alle opposizioni, a tutela delle minoranze, la presidenza delle stesse e demanda allo statuto dell'ente la specificazione delle forme di garanzia e partecipazione delle minoranze.
Ai sensi dell'art. 21, comma 1, del regolamento sul funzionamento del consiglio del comune è previsto che la Commissione di garanzia e controllo, istituita dall'articolo 13 dello statuto, funziona secondo le modalità e le procedure previste per le commissioni permanenti, ma non sono presenti, nell'ambito della suddetta fonte normativa, indicazioni in ordine alla procedura preordinata alla elezione del presidente.
Circa la possibilità di ammettere al voto i soli membri di opposizione in assenza di un'apposita normativa che lo preveda, il Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi in ordine alla metodica del cosiddetto ' voto separato', ha osservato che 'l'unitarietà del Consiglio Comunale può essere incisa solo in base ad una norma che esplicitamente lo consenta non in forza di operazioni interpretative di contenuto incerto;' (cfr sentenza Consiglio di Stato, V Sez. n. 3432/07).
Quanto alla opportunità di introdurre una norma regolamentare limitativa del diritto di elettorato attivo dei consiglieri di maggioranza, si osserva che tale previsione potrebbe esporre la relativa disposizione al rischio di annullamento a seguito di eventuale impugnativa. Ciò alla luce del principio di subordinazione gerarchica che regola il rapporto tra una fonte di secondo grado quale il regolamento sul funzionamento del consiglio e la legge statale che costituisce il fondamento giuridico del diritto al voto dei consiglieri in ordine alla elezione del presidente della commissione di cui siano componenti, ancorchè tale figura debba essere rivestita da un esponente della parte politica avversa”.

Conclusioni

  1. La tutela della minoranza si è ben concretizzata nell’affidamento della presidenza della commissione permanente ad un consigliere della opposizione.

b)  E’ necessario che il Consiglio Comunale torni sul regolamento, facendo chiarezza sulle modalità di elezione del Presidente e del Vicepresidente nel rispetto della Legge, senza limitazioni al diritto di elettorato attivo dei consiglieri proprio “alla luce del principio di subordinazione gerarchica che regola il rapporto tra una fonte di secondo grado quale il regolamento sul funzionamento del consiglio e la legge statale che costituisce il fondamento giuridico del diritto al voto dei consiglieri in ordine alla elezione del presidente della commissione di cui siano componenti, ancorché tale figura debba essere rivestita da un esponente della parte politica avversa”.

Nella veste di presidente della Commissione di garanzia e controllo auspico che il Consiglio Comunale rifletta sull’argomento. Le obiezioni sollevate dai consiglieri Roberto Loi e Walter Zucca  sono una occasione   di approfondimento. 

Mette conto di considerare comunque  che pari sensibilità  nella Consigliatura precedente non abbia indotto gli stessi consiglieri a ragionare sulla opportunità o meno, dopo  l’approdo in maggioranza, di  permanenza nell’incarico di vicepresidente del Consiglio, spettante a un esponente della minoranza.

Colgo l’occasione per porgerle cordiali saluti

Aldo Lobina, presidente della Commissione di Controllo e garanzia  

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