L'intervento del consigliere Aldo Lobina sulle Linee programmatiche del sindaco

IMG 20240730 WA0014Abbiamo letto e ascoltato   dichiarazioni programmatiche che investono su un periodo ben più lungo dei cinque anni di questa consigliatura.  Perché la realizzazione di certe infrastrutture non è dietro l’angolo.

 Dobbiamo cercare la sostenibilità di tutto ciò che realizzeremo, ma abbiamo il dovere di far funzionare al meglio ciò che abbiamo già costruito.

Il contratto di igiene urbana, per esempio, è molto bene articolato. Dà indicazioni precise su come e quando e dove certe operazioni debbono essere compiute, eppure, mentre  molte famiglie   registrano aumenti  della tassa sui rifiuti, non si riesce finora a intravedere un equivalente miglioramento del servizio.

Ci dobbiamo occupare del benessere della nostra comunità, dobbiamo garantire per quanto possibile una cittadina, insieme alle sue frazioni, più curata, più sana e più sicura.

Non dobbiamo sentirci  certo in gara con nessuno, ma abbiamo il dovere di seguire gli esempi positivi dei centri a noi vicini.

Ad ogni comune compete il ruolo di interpretare l’autonomia locale in modo ampio. E’ necessario sentirci sempre parte di una comunità più grande, ricordando che per interpretare bene questo ruolo di autonomia locale, spesso siamo obbligati a confrontarci, qualche volta anche in modo aspro con interlocutori di enti sovraordinati, anche a costo di battere le scarpe sul tavolo, se serve. Con buone ragioni però.   Ci dobbiamo preoccupare anche dei comportamenti degli altri attori del territorio. Guai a pensare – come veniva suggerito in passato da qualcuno – che si è servitori dello Stato e basta,  sempre sull’attenti, che non possiamo intrometterci per esempio nelle scelte scellerate in materia sanitaria o in materia dei trasporti perché questi  servizi  hanno altre catene di comando. Guai!  Noi  tutti cittadini di Sinnai non siamo servitori dello Stato, siamo lo stato,  noi consiglieri siamo cittadini con un mandato di rappresentanza da parte di altri.  Servi di nessun padrone!

Questo perché siamo responsabili di vere politiche pubbliche locali   Che, badiamo bene,  non rappresentano  solo  la manifestazione di un ente strumentale di servizio che risolve al suo interno i suoi problemi. Le politiche pubbliche locali talvolta – e sempre più spesso-   richiedono attività e comportamenti di altri attori, che hanno ricadute,  conseguenze sulla cittadina.

Dunque il nostro ruolo si realizza  attraverso le relazioni, non solo al nostro interno, ma anche esogene, senza le quali sarebbe difficile  affrontare le diverse transizioni energetiche e climatiche,  ma anche digitali, che non possiamo subire passivamente.

C’è una cura speciale che dobbiamo avere verso la nostra comunità per fare diventare la nostra comunità una cura essa stessa per il cittadino, che non deve essere lasciato solo – come dicevamo all’inizio.

Ci possiamo occupare della cura di piccole cose e insieme di grandi questioni. Le prime non escludono le seconde. Dal coperchio di un tombino male fissato che risuona fragorosamente  ad ogni passaggio di macchina di via Trieste anche di notte, come accade ai miei vicini di casa togliendo loro il sonno alle problematiche legate, che so, ad uno sviluppo turistico che al momento attuale non trarrebbe alcun vantaggio dalla velleitaria tassa  di soggiorno, la cui istituzione  al momento non pare né  importante né fondamentale per usare due aggettivi  evocati nelle sue dichiarazioni programmatiche, signora sindaca. L’abbiamo detto in molti modi anche nella precedente consigliatura.

Maracalagonis registrava, grazie a Cala Serena, 7000 presenze prima della Pandemia, Sinnai solo 900. Eppure, considerando come indicatore economico la percentuale di contribuenti IRPEF, Mara è penultima prima di Burcei, Sinnai  è addirittura prima di Mara in coda ad una classifica che ci farebbe retrocedere in serie B o peggio!

La prospettiva  di assicurare  un  sano sviluppo turistico a Sinnai e alle sue frazioni passa sia per la realizzazione di infrastrutture primarie, il sistema fognario nelle frazioni costiere, l’approvvigionamento idrico in altre ( che vengono citate, senza peraltro essere ribadite nell’articolazione per  “impegni e obiettivi” nelle linee guida proposte al Consiglio) sia per la consapevolezza  di rendere il centro urbano e le frazioni accoglienti.

Senza trascurare quei servizi, come i trasporti, che da soli sono capaci di incidere in modo cruciale sull’economia, determinando flussi di lavoro e di ricchezza provenienti da attività collegate al turismo o meno, al lavoro tout court e allo studio. Ma anche ai vantaggi di una mobilità pubblica, che andrebbe incentivata nel segno della sostenibilità ecologica predicata.

  Sinnai deve risolvere l’annoso problema dei trasporti secondo le direttrici indicate anche nelle linee programmatiche .

Ma permetteteci di insistere: Sinnai è anche a due passi dalla marina di Quartu e di Cagliari: bisogna lavorare per un collegamento estivo costante col mare, implementando le corse. Non le toccate e fuga attuali. L’economia per decollare ha bisogno di aiuti normali, che sono sconosciuti a chi spera in quelli straordinari, che sono eventi miracolosi, ma fuori dalla nostra portata organizzativa.   Sinnai centro  potrebbe rispondere, magari nel  suo stesso centro storico, ricco di  case abbandonate a una vocazione turistica finora inespressa, incoraggiandone la possibilità di recupero e utilizzo di volumi utili allo scopo di una sorta di albergo diffuso.

Signora sindaca, le suggeriamo di dare una particolare declinazione alla sua delega urbanistica. Le suggeriamo di mettere in campo un piano straordinario per la manutenzione di Sinnai, dalle strade, alle Piazze fino ai marciapiedi. È necessario aumentare il numero di piante e alberi in centro storico, facendo della natura un’importante protagonista degli spazi urbani.    Le zone verdi sono   per propria vocazione luoghi di   relazioni e di comunità (parchi giochi, sedute all’ombra.  Si   permetta ai cittadini diriappropriarsi di questi spazi pubblici, generando inclusione sociale. Il verde urbano e periurbano non è solo un lusso estetico, ma una risorsa essenziale per creare una città più sostenibile, dove è piacevole da vivere. Se “è prioritario affidare a professionisti del settore “ la gestione di questo servizio, non lo si lasci scoperto come è!

Rigeneri, in ottemperanza ali Piani paesaggistici, rigeneri una cittadina a basso consumo di suolo, prevedendo però tutti i servizi necessari (la fibra  nel centro storico). Istituisca squadre operative per la manutenzione e la cura dei quartieri. Si adoperi  finalmente davvero per il completamento della strada di circonvallazione, mettendola in sicurezza. Ha già i progetti nel cassetto per poter accedere con fortuna al prossimo bando utile?    Abbia nei confronti del centro storico un approccio speciale, dotandolo di parcheggi al suo interno e nelle immediate vicinanze. Il centro storico meriterebbe una riflessione speciale, addirittura  con l’istituzione di una commissione dedicata. Occorre investire sempre di più sulla rigenerazione della città esistente, finalizzata ad evitare ulteriore consumo di suolo. Bisogna puntare sulla manutenzione dell’esistente e sulla qualità dello spazio pubblico quale luogo di rinnovato incontro che restituisca vita, vita pubblica. Noi crediamo in quello che diciamo e già abbiamo fatto la nostra piccola parte , decidendo di aprire nella piazza Municipio una sede per attività culturali e sociali in senso lato. La sede non è scelta a caso, l’abbiamo voluta lì per rivitalizzare un tessuto urbano funzionalmente sofferente.  Che trarrebbe vantaggio anche se nella attuale biblioteca coesistesse un  ufficio della presidenza del Consiglio Comunale  e se nei locali spesso adibiti a mostre di vario tipo potessero svolgersi  anche attività consiliari di vario tipo. Restituire dignità alle piazze di Sinnai, aprendole e curandole, è un imperativo cui non possiamo più sottrarci, a maggiore ragione la riconquista non solo architettonica di  Piazza Municipio  e Piazza Chiesa  con i loro edifici monumentali è segno di rispetto identitario. La stessa Piazza Sant’Isidoro dovrà essere frutto di una rivisitazione urbanistica che le regali spazi verdi curati, bagni pubblici,  fontane (e anche fontanelle per l’acqua potabile – siamo d’accordo), vero! , permettendone al bisogno l’uso pubblico  mercatale e di spettacolo, e recuperando finalmente le botteghe riconvertite. Anche qui non guasterebbe una progettazione partecipata.

Vengano  previste nel PUC norme specifiche per il riutilizzo delle acque piovane negli insediamenti urbani ai fini irrigui e domestici non potabili.

Politiche attive per l’acqua riguarderebbero anche la realizzazione di microinvasi sia ad uso agricolo che idropotabile.

Le politiche per la casa attendono anche adeguati piani nazionali. Ma il Comune attraverso un “patto per la casa” può farsi garante tra chi cerca casa e i proprietari di immobili.

Nelle sue dichiarazioni programmatiche l’ascolto trova particolare richiamo. Ne condividiamo le ragioni se ad esso verrà dato concreto ed effettivo risalto.

In effetti la partecipazione, richiamata più volte, contiene anche il saper ascoltare,  anche ascoltare i consigli che arrivano da quest’aula, capire le ragioni degli altri, per farci mettere in crisi nelle nostre stesse certezze. La partecipazione richiede disponibilità e umiltà, compresa la capacità di mettere in discussione le proprie  scelte.

Relativamente alla partecipazione manca nelle linee programmatiche ogni concreta proposta attuativa.

Si consideri che il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che li riguardano – lo ribadiamo -  passa anche per gli spazi che il comune deve mettere a disposizione, prima di tutto per i gruppi consiliari. La nostra infatti è una democrazia rappresentativa e come tale chi è scelto dai cittadini per rappresentarne le istanze deve avere particolare riguardo. Informarsi e informare i cittadini è il primo passo se si ha davvero la volontà di coinvolgerli nelle scelte amministrative più importanti che li riguardano.

Ma la partecipazione che deve essere esaltata deve vedere i consiglieri stessi partecipativi ed esempio di civismo. Troppe assenze hanno funestato il consiglio comunale precedente. Tutte giustificate?  Se i cittadini avessero prestato la giusta attenzione ai loro rappresentanti  forse oggi alcuni non siederebbero più  a diverso titolo in questo consiglio. Ma tant’è, così va il mondo. A volte gira storto.

Concorderà, signora sindaca, che  se crediamo davvero nella partecipazione,  dobbiamo essere  noi stessi di esempio positivo

E’ produttivo Investire sulla partecipazione nella creazione delle politiche pubbliche  attraverso la co programmazione, la co progettazione, la rivitalizzazione delle consulte e la costituzione di tavoli tematici strutturati, permanenti e aperti. I cittadini devono essere coinvolti e partecipare alle progettualità di tematiche che impattano sul futuro della città e sulla loro vita quotidiana. 

Nelle linee programmatiche viene riconosciuto un ruolo di primo piano nella realizzazione di concreti programmi di welfare, rivolti ai giovani, agli anziani, alle persone fragili e ai problemi della famiglia.

Da pagina 10 in poi un libro di buone intenzioni. Vi si parla di coprogettazione con gli enti del terzo settore, dimenticando che la giunta, di cui lei stessa signor sindaco è stata vicesindaco,  ha ignorato una precisa richiesta di coprogettazione avanzata da Auser, di cui il sottoscritto fa parte. Parlo dunque con cognizione di causa. Le sue linee programmatiche evidenziano e magnificano di contro il ruolo della Polisolidale, come esempio massimo di ogni bene.

Anche l’Università della terza età è stata degnata di una considerazione meritata. Le prese di posizione dei suoi organi a Suo favore sono state pubbliche ed evidenti, e questo non Le  deve esserle sfuggito. Però ecco, non ci piace il fatto che parlando di socializzazione si ignori completamente   che Auser Sinnai , pagando un affitto con risorse proprie, stia attuando proprio quell’intervento di socializzazione e di aggregazione a favore di anziani e persone sole.

Le vogliamo ricordare la grave dimenticanza, nelle linee di programma non se ne accenna affatto, la mancanza di qualsiasi accenno al ruolo che Auser svolge in ambito sanitario, consentendo a tante persone di potersi curare grazie  alle centinaia di servizi del Filo d’Argento (500 nel 2023 e ora sono già 300 gli accompagnamenti. Un’altra Sinnai non può trascurare questo.. Certo Auser non gestisce milioni di euro di soldi pubblici. Le sue attività fanno della gratuità un vero e proprio dono. Nel caso della Polisolidale, braccio “armato” del welfare del Comune di Sinnai e non solo, per quanto ci riguarda già nella passata amministrazione abbiamo manifestato perplessità in ordine alla stessa catena di comando, ma soprattutto relativamente alla necessità di un controllo più attento da parte dell’Amministrazione comunale, che con i suoi uffici deve  periodicamente assumere indagini conoscitive anche  delle modalità di erogazione dei servizi. Stante che l’Amministrazione deve poter monitorare il rapporto costi- benefici. Trattandosi di soldi pubblici, di cui il Comune non può trascurare l’efficacia della spesa.

Le politiche sanitarie, quelle culturali, quelle economiche ci terranno impegnati a discuterle in altre occasioni. Non sfuggiremo al confronto e alle proposte. La salute non è solo un fatto di prestazioni sanitarie è un insieme di fattori complessi che coinvolgono le condizioni di vita socio economiche e culturali delle persone: le diseguaglianze su questi fattori comportano differenti opportunità di stare in salute per le persone. Per garantire il diritto alla salute dobbiamo agire quindi non solo sul piano sanitario ma sugli elementi che la determinano a monte. Della cultura potremmo dire lo stesso.

 Il Comune oltre alla stesura di progetti e all'acquisizione di finanziamenti esterni, deve adottare una visione complessiva per lo sviluppo locale. Che obbliga a necessarie discontinuità col recente passato.

Noi ci siamo!

 

Articoli correlati

Leggi anche....

Banner Sito

Dove Siamo