LADRI DI DEMOCRAZIA?

LADRI DI DEMOCRAZIA?

Fanno riflettere le dichiarazioni dell’avvocato Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. Sono tese a delegittimare il Collegio Elettorale Regionale di Garanzia nella sua ingiunzione ordinanza di  decadenza di Alessandra Todde.

Conte parla di “conclusione palesemente illegittima e infondata” che non ha riscontro in nessuna previsione di legge”.

Bene, per quanto mi è stato possibile, sono andato diligentemente a verificare  la legge di riferimento (L 10.12.1993 n.515 ) che regola la materia.

Intanto l’art.20 della legge dispone l’applicazione “in quanto compatibili”, anche alle regioni a statuto speciale, delle disposizioni di cui agli articoli da 1 a 6 e le relative sanzioni previste nell’art. 15 e le disposizioni di cui agli art. 17, 18 e 19. E questo per rispondere anche al collega di movimento Licheri che giudica la normativa richiamata dal Collegio di Garanzia non applicabile alle elezioni sarde.

Questa legge regola anche la  decadenza dalla carica, che si realizza in tre diverse situazioni:  a) nel caso di violazioni delle norme che disciplinano la campagna elettorale; b) nel caso di mancato deposito nel termine previsto della dichiarazione di cui all’art.7  comma 6 del candidato, nonostante la diffida ad adempiere; c) in caso di superamento dei limiti massimi di spesa.

Naturalmente un eletto può decadere anche per altri motivi, ma ora noi ci riferiamo alla legge n. 515. E non ci chiediamo neanche perché il Collegio si sia rivolto anche alla Procura della Repubblica.

Il Collegio ha sicuramente esaminato atti in base ai quali ha emesso l’ordinanza- ingiunzione criticata. Non so quali normative Conte ritenga siano state violate dal Collegio, le cui determinazioni sono pubbliche e pubblicate. Tuttavia alle decisioni del Collegio si può ricorrere nei termini di legge di trenta giorni, senza dover gridare “al ladro al ladro”, citandolo per danni. Che idea!

Certo che invitare Alessandra Todde a citare per danni il Collegio è fatto rilevante, se si considera il rango del personaggio, avvocato, professore di diritto, ex Presidente del Consiglio e attuale Presidente del Movimento 5 Stelle, sodale di Todde e Licheri.

Tanto più grave se questo invito dovesse rivelarsi gratuito. Perché non viene  da un uomo qualunque.

Dunque fioccano in questi giorni i commenti sulla dichiarazione di decadenza, intervengono persino uomini del passato come Amsicora, che ovviamente non ha seguito gli sviluppi della civiltà giuridica dopo di lui. Ed è bene che si discuta, che ci si confronti. Anche con uomini del passato. Chissà se Solone, Temistocle e altri avrebbero da dire qualcosa a proposito.

La decadenza dalla carica è conseguenza di inadempienze e non è un processo semplice. Essa coinvolge  le assemblee dei rispettivi organismi di rappresentanza, cui spetta , una volta ricevuta attraverso il presidente la comunicazione dell’accertamento definitivo delle violazioni, di pronunciare la decadenza ai sensi del proprio regolamento.

La sovranità popolare, i diritti inviolabili, la solidarietà e l’eguaglianza sono principi fondamentali anche della nostra Costituzione. A garantirli ci sono le leggi, cui i cittadini debbono adeguarsi.

Aldo Lobina

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