“ Il/la sottoscritto/a ……consigliere comunale del Comune di Sinnai e componente della prima commissione consiliare permanente causa sopraggiunte e insormontabili divergenze sulla attività della Commissione rassegna le proprie dimissioni dalla stessa”.
Il 2 Aprile 2025 con dimissioni fotocopia i tre consiglieri di maggioranza della I Commissione Controllo e Garanzia hanno rassegnato le dimissioni.
La politica è un campo complesso, dove ogni decisione comporta conseguenze e responsabilità. Non possiamo aspettarci che tutti siano sempre d’accordo su ogni questione. La ricchezza della politica risiede nella varietà di opinioni e nella capacità di mettere a confronto posizioni diverse per giungere a una sintesi condivisa. Le divergenze non devono essere viste come ostacoli, ma come opportunità per crescere, migliorare e approfondire le questioni. È attraverso il dibattito che possiamo sfidare le nostre convinzioni, comprendere meglio gli altri e lavorare insieme per il bene comune.
Le divergenze possono sembrare “insormontabili” in certi momenti, ma la politica non è fatta per essere semplice né priva di conflitti. È quando emergono difficoltà che viene messa alla prova la nostra capacità di affrontarle in modo costruttivo.
Nulla è insormontabile se affrontato con onestà intellettuale, apertura e una vera volontà di cooperare. Possiamo cercare nuove strade, approfondire la conoscenza delle problematiche in gioco e analizzare meglio i dati a disposizione. La soluzione non è rinunciare alla sfida, ma cambiare prospettiva, affrontare il problema con nuove idee e avere il coraggio di ammettere quando si sbaglia. Gli errori vanno affrontati e risolti, non ignorati. Non esiste una sola risposta possibile, e fingere che tutto vada bene non porterà mai al miglioramento.
Le divergenze sono inevitabili, ma ciò che conta è come le affrontiamo: con chiusura e rinuncia, o con apertura e dialogo costruttivo? La politica non è il luogo per chiudersi al confronto. Piuttosto, è lo spazio dove, attraverso il dibattito, emergono soluzioni più forti e inclusive.
Prendiamo come esempio le dimissioni da un incarico politico. Chi si dimette potrebbe sembrare voler sfuggire dalla responsabilità, forse perché non riesce a raggiungere un compromesso. Ma cosa succede quando le dimissioni vengono utilizzate non come una reazione alle difficoltà, ma come uno strumento per ostacolare il dibattito?
Le dimissioni politiche non sono sempre un atto di coerenza; in molti casi diventano un mezzo per bloccare i lavori e impedire che temi importanti vengano approfonditi, soprattutto se i risultati ottenuti sono scomodi o troppo critici. Quando i risultati di un’indagine politica o amministrativa non piacciono e rischiano di ledere la sensibilità di una parte politica o di una coalizione, il ritiro da un progetto può diventare un meccanismo di difesa, un tentativo di evitare discussioni imbarazzanti o di minare la credibilità del processo stesso.
In questi casi, le dimissioni non sono segno di forza, ma di debolezza. Piuttosto che affrontare i problemi, si sceglie di evitarli, di eliminarli dal dibattito pubblico. Tuttavia, questa è una soluzione a breve termine che mina la fiducia nel sistema democratico. Le dimissioni utilizzate come strumento di blocco sono una negazione del processo democratico e della necessità di affrontare le problematiche, anche quando risultano difficili o scomode.
La politica dovrebbe essere il luogo dove ogni voce, anche quella più discordante, viene ascoltata e rispettata. Se le divergenze diventano motivo per abbandonare la discussione, se le dimissioni vengono usate per fermare il dibattito, allora si perde di vista l’essenza stessa della politica. La politica non deve essere vista come una strada priva di ostacoli, ma come un campo di sfide, contraddizioni e conflitti. Le divergenze sono una parte essenziale di questo processo e non vanno temute, anzi, devono essere considerate opportunità per rafforzare il sistema democratico, affinare il processo decisionale e promuovere un dialogo che rispecchi le esigenze della comunità.
Il vero valore della politica risiede nella capacità di fare emergere soluzioni condivise attraverso il confronto e il dialogo. Quando il dibattito è aperto e le divergenze vengono affrontate in modo costruttivo, la politica non solo risolve i problemi, ma evolve.
La forza di una democrazia sta nella capacità di affrontare le difficoltà, ascoltare le voci contrastanti e trovare compromessi che rispettino la pluralità.
Se ci arrendiamo alla chiusura, al silenzio o all'uso delle dimissioni per evitare il dibattito, stiamo tradendo il valore stesso della politica.
****** "Guernica" di Pablo Picasso è un potente capolavoro che rappresenta il conflitto, la sofferenza e la lotta. Sebbene si concentri sul bombardamento di Guernica durante la guerra civile spagnola, l'opera è anche una metafora del conflitto politico e sociale in generale. Le figure contorte e il caos riflettono le fratture ideologiche e le difficoltà nei dibattiti politici. ******