Non vorrei essere tacciato di mancata pertinenza, ma sono convinto da cittadino ossequioso, non ai potenti ma alle proprie idee, che l'intolleranza e la volgarità espressiva siano l'arma dei deboli che attaccano a prescindere, senza tenere conto che il parlare in pubblico é un esercizio di democratica partecipazione, non il pulpito per lanciare attacchi personali mirati e senza dubbio esecrabili dal punto di vista formale e istituzionale. Non conosco e non voglio entrare nello specifico, ma è doloroso in ogni caso convivere nella stessa comunità di personaggi di questo tipo, che perlopiù sono stati votati , anche se da una minoranza di concittadini. Il mio pensiero vale come una risposta indiretta, che penso possa raccogliere l'approvazione di molti, se non di una maggioranza della popolazione.
Roero Brusori